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01.12.2016
CERPA
“Dove vive bene una persona disabile, vivono bene tutti”

Se due consulenze al giorno su questioni di progettazione accessibile vi sembran poche, forse cambiereste idea se sapeste che a farle sono solo due persone, che hanno pure un contratto part-time. Paola Pascoli e Michele Franz sono, rispettivamente, la responsabile culturale e il responsabile organizzativo del Criba Friuli Venezia Giulia, il Centro regionale d’informazione sulle barriere architettoniche, nato a fine 2009 sul modello dell’Emilia-Romagna. “La pecularietà del nostro centro è che è stato voluto direttamente dalle associazioni di persone con disabilità, che necessitavano di competenze di tipo professionale per il superamento delle barriere architettoniche”, spiega Franz.

Per i primi due anni di avviamento, il Centro è stato gestito da Cerpa Italia Onlus, poi è passato alla Consulta regionale delle associazioni di persone disabili e delle loro famiglie, che in Friuli Venezia Giulia è un organo riconosciuto ufficialmente dalla Regione ed esprime parere obbligatorio su tutte le questioni che impattano sulla vita delle persone con disabilità. “La nostra Consulta – spiega il presidente Vincenzo Zoccano – è impegnata a far capire quanto sia importante creare condizioni di vita migliori, non soltanto per chi vive quotidianamente con i problemi della disabilità, perché, dove vive bene una persona con disabilità, vivono bene tutti”.

Nel 2016 le consulenze svolte dal Criba FVG sono circa 500. “Il primo anno erano un centinaio – aggiunge Pascoli –. Non è aumentato solo il numero, ma anche la complessità: se inizialmente analizzavamo soprattutto questioni puntuali, come ad esempio l’allestimento di un bagno, ora forniamo supporto anche a progetti molto elaborati, relativi a spazi ed edifici pubblici o privati di grandi dimensioni: per esempio, recentemente abbiamo fatto una consulenza per la costruzione di un edificio con 40 appartamenti”. E chi si rivolge al centro? “Il 29% delle consulenze è a Comuni e altri enti pubblici, il 33% a privati per l’adattamento domestico, questioni condominiali o per l’accesso a contributi, il 12% ad associazioni, il 26% a progettisti”, dettaglia Franz. Il Friuli Venezia Giulia è inoltre l’unica Regione che obbliga i Comuni ad avere un esperto di accessibilità all’interno delle Commissioni edilizie. “Ci chiedono supporto sulle situazioni più difficili e rappresentano le nostre sentinelle sul territorio”, aggiunge Pascoli.

Ma non c’è solo la consulenza per costruire ambienti per tutti. “La formazione è un’altra parte consistente del nostro lavoro – continua Pascoli –. Collaboriamo con le Università di Trieste e Udine, le Aziende sanitarie e gli enti di formazione professionale, organizziamo e partecipiamo a convegni e corsi, diamo supporto a laureandi impegnati in tesi sulle nostre materie, raccogliamo e mettiamo a disposizione documentazione sull’accessibilità e sviluppiamo ricerche, come l’ultima, con l’Istituto di riabilitazione Gervasutta, la Consulta disabili, i due Atenei regionali e il Comando dei Vigili del fuoco di Pordenone, sull’emergenza e le disabilità motorie, per cui abbiamo raccolto 300 testimonianze”.

E dopo ogni attività di divulgazione, la rete si allarga, “segno di come il Criba sia un servizio necessario, ma anche di quanto ci sia ancora da fare per diffondere la cultura dell’accessibilità”, dice Pascoli. Un ruolo nell’aumento delle consulenze l’ha avuto anche l’aver cambiato sede. “Ora siamo all’interno dell’Istituto Gervasutta, che è il polo di riferimento regionale in tema di riabilitazione, per cui molti pazienti ci chiedono come possono migliorare la loro autonomia in casa”, riprende Franz. Il centro è inoltre impegnato nel supportare la Regione nell’elaborazione di una legge quadro sull’accessibilità, che nei prossimi mesi dovrebbe approdare in Consiglio regionale. “Il Friuli Venezia Giulia avrà così una legge organica – conclude Franz – culturalmente aggiornata e, speriamo, capace di guidare i progettisti nella realizzazione di ambienti di vità più comodi e fruibili per tutti”.

Das Criba Friuli Venezia Giulia (Friaul Julisch Venetien), entstanden nach dem Modell in der Emilia-Romagna, führt jedes Jahr rund 500 Beratungen durch. An das regionale Informationszentrum zum Abbau architektonischer Barrieren wenden sich öffentliche Verwaltungen, genauso wie Vereinigungen, Bürger und Freiberufler. Im Interview erklären die Referenten Paola Pascoli und Michele Franz: “Unser Dienst ist eine wichtige und notwendige Leistung, es gibt viel zu tun, um die Kultur der Zugänglichkeit zu verbreiten”.


Tags: criba fvg |  barriere architettoniche |  accessibilità |  michele franz |  paola pascoli | 



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