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22.09.2015
CERPA
Sulla rivista Officina* riflettori sul progetto inclusivo

È dedicato al progetto inclusivo all l'ultimo numero di Officina*, il bimestrale di architettura e tecnologia edito dall'omonima associazione culturale e liberamente consultabile online. Oltre 40 le pagine su design for all e accessibilità, con quattro contributi di tre associati di Cerpa Italia onlus, gli architetti Francesca Guidolin, Valeria Tatano e Elisabetta Schiavone.

"Troppo spesso, erroneamente, si intende il progetto pensando a un universale e ipotetico standard omologato, a cui tutti, chi più chi meno, aneliamo - scrive Francesca Guidolin nell'introduzione -. Ci hanno abituato che un simbolo può essere identificativo di una ben più variegata forma di unicità, creando una cultura diffusa di codificazioni e significati impropri. Ciò che questo numero di Officina* cerca di fare è sradicare un probabile senso comune del concetto di disabilità, e ripartire dalla considerazione dell'esigenza".

Valeria Tatano fa un excursus sulle espressioni impiegate per parlare di disabilità e definire il campo d'azione del progetto architettonico: "Nel linguaggio comune si è passati dall'utilizzo di parole quali handicappato e costretto su sedia a rotelle, a diversamente abile, l'espressione più discussa e contestata tra le molte in uso, per giungere di recente a persona con disabilità". Il concetto di progettazione inclusiva, invece, "inizialmente è stato circoscritto all'abbattimento delle barriere architettoniche, ma oggi il tema ha perso i suoi confini di ambito, permeando la qualità formale di ogni spazio".

In un secondo articolo Francesca Guidolin si occupa di turismo accessibile raccontando due diverse esperienze, la certificazione dell'accessibilità turistica con il marchio "Village for all" e il progetto per rendere accessibile a tutti la scoperta di Venezia dal mare "Gondolas4All". L'ultimo contributo a firma di un socio Cerpa è quello di Elisabetta Schiavone sul progetto inclusivo come sintesi di una molteplicità di fattori, tra cui la forma, la funzione, le tecnologie, i linguaggi, le prestazioni e i diversi bisogni dei possibili fruitori.

"Di esigenze reali espresse da persone reali tratta il progetto inclusivo, per quanto pletorico possa risultare l'aggettivo: l'architetto non dichiara alcuna selezione all'ingresso, sia essa in base a sesso, età, etnia o abilità, a meno della designazione di spogliatoi e bagni pubblici, in cui la distinzione uomo/donna trova ancora la sua convenienza" scrive Elisabetta Schiavone. Che subito dopo però aggiunge: "Delegare a normativa e manualistica la cultura dell'accessibilità e della sicurezza è ciò che nel tempo ha distolto l'attenzione dal conoscere le reali esigenze delle persone".

Rückblende auf das Inklusionsprojekt in der Zeitschrift Officina*
Die letzte Ausgabe von Officina*, der zweimonatliche Architektur- und Technologiezeitschrift vom gleichnamigen Verein ist dem Inklusionsprojekt gewidmet und online zu finden. Darin gibt es mehr als 40 Seiten über design for all‘ und das Thema Zugänglichkeit für akke, mit vier Beiträgen von Mitgliedern des CERPA Italia onlus: Die Architekten Francesca Guidolin, Valeria Tatano und Elisabetta Schiavone.



Tags: officina |  design for all |  progetto inclusivo |  francesca guidolin |  valeria tatano |  elisabetta schiavone | 



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