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16.04.2013
EMILIA-ROMAGNA
Assistenza a studenti con disabilità, Reggio Emilia sul podio

REGGIO EMILIA. La capacità dei reggiani di accogliere e aiutare chi arriva da lontano trova una nuova interessante conferma nell'ospitalità assicurata a chi, malgrado deficit motori o sensoriali, studia per acquisire un titolo accademico in uno dei corsi attivi presso il nostro ateneo. Al punto che l'università di Modena e Reggio è stata innalzata al terzo gradino in Italia nella speciale graduatoria determinata dal grado di assistenza e integrazione degli studenti disabili.

E Reggio svolge, in questo senso, un ruolo determinante: malgrado le minori dimensioni è alla pari o sopravanza Modena. Attualmente su 20.000 iscritti sono 203 le persone che hanno disabilità fisiche; un centinaio sono assidue frequentatrici di Palazzo Dossetti o vi sono collegate in streaming e possono seguire a distanza le lezioni. A costoro vanno aggiunti altri 77 studenti dislessici dei quali una quarantina in formazione proprio in viale Allegri.

Fra di essi figurano pure alcuni stranieri (nutrita la schiera di camerunensi) oltre a nostri connazionali originari di diverse Regioni, anche della Sicilia. «La ricerca - ha recentemente spiegato alla radio dell'ateneo la nostra concittadina professoressa Elisabetta Genovese delegata alla loro accoglienza oltre che docente del corso di Logopedia - è stata svolta a nostra insaputa dalla rivista di informazione universitaria Controcampus che ha utilizzato i dati del Sole-24 Ore, del Miur, di AlmaLaurea, del consorzio universitario Stella e dell'Istat.

Davanti a noi si sono classificati soltanto i politecnici di Milano e di Torino». «E' stata la legge 17 del 1999 - ha aggiunto Giacomo Guaraldi che a Modena si occupa delle stesse problematiche - a fornirci le risorse finalizzate a questo scopo e necessarie per dotarci di specifici servizi. Nell'anno Duemila gli studenti disabili erano soltanto 13. Purtroppo alle inabilità consuete si sono aggiunti casi di soggetti con limitazioni di derivazione oncologica, psichiatrica, metabolica».

Le ragioni di questo particolare afflusso sono diverse. A cominciare dalla efficace organizzazione accademica per proseguire con l'accessibilità delle strutture anche da parte di chi lamenta limitazioni alla mobilità, senza trascurare il fatto che Reggio (come Modena) è giudicata 'a misura d'uomo' per le sue dimensioni e per il carattere cordiale della popolazione.

Significativa - è un'altra osservazione dei due specialisti - è infine la rete di solidarietà che si è creata con le istituzioni locali e con le imprese reggiane e modenesi che facilitano la partecipazione di disabili visivi, motori e dislessici, a tirocini e fasi sperimentali di lavoro. Da non trascurare anche la presenza di libri digitalizzati che facilitano l'accesso ai testi. Delegato alla didattica on line è il professor Tommaso Minerva.

A Reggio è infine aperto un apposito sportello nei giorni di lunedì e mercoledì mattina oltre che, su appuntamento, il pomeriggio di mercoledì. La maggior parte di questi studenti è iscritto al dipartimento di Educazione e Scienze umane ed a quello di Comunicazione ed economia. Comprensibile la soddisfazione di chi è impegnato in questi compiti e del rettore. «Ancora una volta il nostro ateneo - il commento di Ado Tomasi - si distingue per la qualità dei suoi servizi. Ci fa particolarmente piacere. Questo podio, confesso, è quello che ritengo più prestigioso».

di Luigi Vinceti
La Gazzetta di Reggio del 15-04-2013





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